Segni e Disegni

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Laura Cadelo Bertrand, figlia d’arte, è mimo, danzatrice, coreografa, attrice, scenografa, scultrice e jewel designer. Così si presenta in questa mostra, poiché le sue tante anime artistiche convivono nelle sue creazioni. Delicati bijoux eppure forti poiché veicolano messaggi coinvolgenti e donano unicità a chi li indossa. Ed ecco che il metallo forgiato a mano racconta storie, crea coreografie per la donna che sceglie di farsi palcoscenico della loro rappresentazione. Realismo e poesia si fondono in queste bellissime creazioni che ho voluto affiancare ai dipinti e collage di Alceo Poltronieri. Anche l’artista mantovano si esprimeva con multiformi talenti quali la musica e la poesia. Questo carattere libero di esprimere il realismo in forma lirica accomuna queste due personalità pur differenti per origini culturali e formazione. La pittura di Poltronieri è coltissima, elegante e non rinuncia alla rappresentazione della realtà in chiave favolistica e magica tipica della prima grande arte primitiva di Henri Rousseau. Una riscoperta dunque affidata al dialogo con le opere d’arte di Laura che ad Alceo sarebbero sicuramente piaciute!

di Mara Pasetti

La mostra ‘Segni e disegni’, che sarà inaugurata venerdì 4 dicembre alle ore 17,00, sarà visitabile fino al 17 dicembre, da martedì a domenica con orario 16.00-19.30.

INGRESSO LIBERO

Per informazioni: 3395836540 – hg1stile@gmail.com

1Stile Home Gallery, 51 Via P.F. Calvi Mantova

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Da un’intervista a Laura Cadelo Bertrand:

Cresciuta in un contesto artistico, evoluta praticando varie forme d’arte, non distinguo più confine tra tutte loro.

Una forma d’arte può confluire nell’altra ed esprimersi liberamente avendo in più tutti gli strumenti di lettura, di interpretazione, di analisi e anche tecniche di tutte quante.

Le mie sculture, che siano gioielli, lampade, ecc. evocano atmosfere, personaggi, storie, luci, sentimenti, parole e gesti conosciuti, sconosciuti, desiderati, inquietanti e a volte fastidiosi…

Il fruitore di una mia opera spesso condivide e si appropria di una di queste mie visioni.

Le tecniche che uso sono solo strumenti che mi permettono di arrivare al mio scopo.

Per adesso utilizzo sbalzo, incisione, traforo, battitura, saldatura, ricamo, uncinetto ecc. applicato a materiali poveri quali rame, ottone e alluminio, realizzati senza fusione e senza galvanica, processi ambedue inquinanti. 

Tutti pezzi singoli che ci liberano dall’aspetto “ornamento” e dichiarano la nostra personalità e stato d’animo…

Da un’intervista a Alceo Poltronieri
Mi chiamo Alceo. Sono nato a Mantova il 22 settembre 1924 per colpa di mio padre di mia madre. Ho usato le mani per dire che non servono a niente, né per tenere lontana la nostra disperazione né per pregare. Le nuvole le ho fatte perché mi piacciono. Questo è il mio programma per l’anno 1982. Io mi trovavo nella tradizione della prospettiva classica e la cosa mi limitava. Io volevo uscire dal quadro ed entrare nel quadro liberamente, cosa questa che la prospettiva classica non mi permetteva di fare. E ho cercato, cercato fino a trovare un nuovo sistema. Adesso, fra la prospettiva classica e la mia nuova prospettiva la differenza è evidente: basterà confrontare un mio quadro tradizionale con quelli recenti. La legge e il principio che regolano la mia nuova prospettiva consiste nel fatto che ho preso come linea dell’orizzonte la base della cornice. Così degne figure possono entrare o uscire a piacere dal quadro. Oltre alla teoria della nuova linea dell’orizzonte, adesso mi diverto a usare oro e argento.


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